Iola
Iola
(distanza da Montese 6 km – circa 9 min. in auto)
Iola
Prende il nome da un’antica famiglia del luogo: gli Joli. Collocata al confine tra Modena e Bologna, subì frequenti incursioni e distruzioni, soprattutto dal XV al XVII sec., a causa delle dispute tra modenesi e bolognesi. La chiesa di S. Maria Maddalena fu edificata nel XVII sec. e subì diversi interventi di recupero. Al suo interno, si possono apprezzare i graffiti della via Crucis di Lambertini su basamento di marmo, i quadri di Maria Maddalena e Sant’Antonio, il soffitto a cassettoni in finto legno e stucchi dorati, il fonte battesimale del 1733 e l’organo ricostruito nel 1896.
A seguito dei danni subiti durante il secondo conflitto mondiale, la chiesa è stata ricostruita integralmente ed ampliata su progetto dall’architetto Nino Marchetti mentre il campanile è quello originale in quanto non fu colpito dai bombardamenti. Pur essendo una parrocchia piuttosto giovane, la Chiesa Parrocchiale custodisce opere artistiche che meritano di essere ricordate. Il quadro di S. Antonio da Padova, attribuito in precedenza a Ludovico Carracci, è di grande bellezza; il Garuti lo attribuisce, per i soffusi paesaggi tonali, la grazia dell’insieme e il confronto con un analogo dipinto nella chiesa di S. Nicolò di Carpi, al bolognesi Giovan Gioseffo Dal Sole (1654-1719). La pala dell’altare, che raffigura la Maddalena, è opera del modenese Bellei. All’interno della Chiesa Parrocchiale nel 2005 è stato restaurato l’organo, oggi utilizzato per l’animazione delle celebrazioni liturgiche, attribuibile alla scuola del Traeri ed in particolare al modenese Carlo Ricci.